Confetti Bergamo… una storica passione
- On 30 Novembre 2017
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Confetti Bergamo una storica passione..
I confetti Bergamo sono simbolo di fortuna e prosperità, rappresentano il dolce per eccellenza del matrimonio. Nella sue forme più classiche, i confetti sono formati da una mandorla (la più pregiata è quella d’Avola) ricoperta di zucchero.
E’ proprio da questo frutto che nasce il significato profondo di questi deliziosi dolcetti. Infatti le due metà della mandorla simboleggiano le due parti della coppia tenute insieme dallo zucchero che le avvolge.
La storia e le tradizioni
I confetti hanno origini antiche. Secondo testimonianze delle famiglie Fazi e Apicio legate all’imperatore Tiberio. Queste piccole delizie erano già in uso tra gli antichi romani per celebrare i loro eventi più importanti come i matrimoni e le nascite. Ovviamente al posto dello zucchero, a quel tempo ancora sconosciuto, veniva usato un composto di miele e farina per ricoprire la mandorla.
Un’altra teoria vuole le origini dei confetti nel 1200 d.C. circa. Anche in questo caso erano dolci molto apprezzati nelle famiglie nobiliari, le quali usavano conservarli in dei preziosi cofanetti decorati.
A Venezia i mercanti provenienti dall’estremo Oriente portavano questi dolcetti in città. Ben presto diventò usanza nobiliare gettare questi dolci dai balconi sul popolo in festa durante i festeggiamenti di carnevale.
Un’altra leggenda vuole che ad inventare il confetto fu un medico di origine araba Al Razi. Secondo le fonti utilizzava il questo dolcetto a scopi terapeutici. Infatti il preparato medicinale amaro infatti veniva ricoperto da un guscio dolce per renderlo più gradevole.
Aneddoti e leggende a parte, la forma di confetto più simile a quella attuale nasce a Sulmona. Ovviamente solo dopo la scoperta e l’importazione dello zucchero.
Infatti presso il Monastero di Santa Chiara nacquero le prime lavorazioni artistiche di queste delizie. Qui le monache legavano i confetti con fili di seta per decorare fiori, grappoli, spighe, rosari.
E’ proprio in questa cittadina in provincia dell’Aquila in Abruzzo che si sviluppa la più antica fabbrica italiana di confetti.
La storia del confetto continuò lungo i secoli a seguire.
Durante il rinascimento, coppe ricolme di confetti accoglievano gli ospiti durante i ricevimenti per festeggiare i voti di monache e sacerdoti. Mentre nello Stato Pontificio era prassi donare queste delizie agli attori teatrali.
Confetti Bergamo e bomboniere
Ma solo nel XV secolo d.C. che i confetti vennero abbinati alla bomboniera. Il nome di bomboniera deriva infatti dalla stessa funzione delle stesse scatolette- porta gioielli. Contenitori di deliziosi bon bons.
Era prassi durante il fidanzamento che i futuri sposi e le rispettive famiglie si scambiavano queste scatolette gioiello- portaconfetti. Il fidanzato donava alla futura sposa una”coppa amatoria”, ovvero un piatto di ceramica contenente confetti come segno di fecondità e prosperità per il loro futuro insieme.
Solo in Francia la bomboniera diventerà una propria moda. Le nobildonne le portavano sempre con sé, esibendole come status symbol del loro rango e per attingere di tanto in tanto qualche confetto.
Nella corte del Re Sole Luigi XIV si diffuse l’abitudine di donare in segno di ringraziamento bomboniere molto lavorate, prediligendo materiali preziosi come l’oro, l’avorio e la madre perla. Ma qualunque sia il materiale e la fattura della bomboniera, il suo significato è sempre legato a quello dei confetti, ovvero un simbolo di buon auspicio per la ricorrenza che si celebra o festeggia.